FIRMA VERA IN SENSO GRAFOLOGICO, MA FALSA IN SENSO REALE FIRMA VERA IN SENSO GRAFOLOGICO, MA FALSA IN SENSO REALE

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Firma vera in senso grafologico,
ma falsa in senso reale
di Prof. Saverio Fortunato
(Specialista in Criminologia clinica, docente di "Sopralluogo sulla scena del crimine",
 al Corso di Laurea Scienze dell'Investigazione dell'Università di L'Aquila; Docente di Criminologia Clinica al dottorato di Criminologia della Libera Università Ludes di Lugano
 

Se noi oggi possiamo far nascere il mondo dall’esperienza non dalla natura, bensì dall’algoritmo e dal video lucente del computer, se possiamo produrre un mondo d’esperienza, che sia costruito secondo la regola generativa della logica binaria, ecco che la matematica diviene, non più soltanto modello conoscitivo, ma fonte d’esperienza, realtà condivisa nell’esperienza.

Il problema tra realtà e contraddizione del reale, ovvero tra scrittura vera ed apparenza è oggetto di studio del seminario proposto.
Nell’era cibernetica compito del perito scientifico non può essere quello (ingannevole e pericoloso) d’acquisire e manipolare le immagini digitali e poi magari basare l’indagine (da CTU o CTP) come se queste tecnologie non esistessero; né quello (insufficiente ma necessario) di conoscere la psicologia della scrittura, sganciata dalla metodologia della ricerca e dalla tecnica dell’investigazione criminale.
Invece, più correttamente, il ruolo deve essere quello di saper distinguere il vero dal falso, tra realtà e contraddizione del reale.


LA MANIPOLAZIONE DIGITALE DELLA SCRITTURA NELL’ERA DEL TERZO MILLENNIO, STRUMENTI E TECNICHE PER UNA TEORIA METODOLOGICA DELL'ANTIFALSIFICAZIONE

 

L’uso della computer graphic ha avuto il suo esordio in Italia ai primi anni Settanta. Particolarmente interessante, infatti, è la famosa opera “computer Graphics, di William Newman e Robert Sproull edita da McGraw-Hill 1973 (oggi giunta alla IX edizione). Programmi per manipolare le immagini e la scrittura sono alla portata di tutti, eccone alcuni:

 


Sopra, uno dei programmi in grado di riprodurre per imitazione qualunque calligrafia

 


Sopra, operazioni d'inserimento di un modello calligrafico che poi il computer saprà riprodurre,
combinando le singole lettere in modo “autografo”

 

 


Sopra, illustrazione di una penna ottica che imita 512 livelli di pressione
 

La falsificazione della firma presuppone l'acquisizione digitale di una o più firme originali, per poi manipolare i grafemi (estrapolando singole lettere e poi "montando" la firma "autografa" con programmi di fotoritocco) e riprodurre la firma vera in senso grafologico, ma falsa in senso reale, mediante un'apposita procedura di falsificazione, che per ovvi motivi non è il caso di descrivere online.

 

La stampa può avvenire:
-tramite Plotter (che nel suo funzionamento supporta una sola o anche più penne a sfera contemporaneamente e può stampare anche su formato carta A4, pur presentando alcuni un problemino di riproduzione della pressione, perché appare uniforme). Il Plotter è uno strumento utilizzato moltissimo negli studi di: ingegneri, architetti, geometri, geologi, topografi, disegnatori cad, modelliste, ecc.;
-tramite l’aerografo (strumento utilizzato nella grafica digitale);
-tramite un pantografo (strumento utilizzato da orefici, cartellonisti, ecc.), che garantisce la riproduzione perfetta, se l'operatore è esperto, giacché come pennino si può utilizzare una comune penna bic ad inchiostro normale e la pressione si può imitare e riprodurre. Per capire il principio di riproduzione meccanica del pantografo,
guarda il filmato
);
-tramite uno prospettrografo (strumento utilizzato nella tecnica pittorica), ecc.

Principi e teoremi sull'antifalsificazione della firma falsificata con mezzo meccanico, li ho pubblicati nel volume
NUOVO MANUALE DI METODOLOGIA PERITALE, URSINI, CATANZARO 2007.

NELLE SCIENZE CIO' DI CUI NON SI CONOSCE OCCORRE TACERE
Suggerisco agli ingegneri e, soprattutto, ai grafologi del secolo che fu, convinti ancora che il falsario falsifica la firma copiandola sui vetri o a ricalco, di osservare il principio che vige nelle scienze: "Ciò di cui non si conosce occorre tacere", perché dall'esito di un parere peritale, dato orecchiando o per proiezione (l'epilogo in psicologia della volpe con l'uva è sintomatico, giacché la volpe non riuscendo a raggiungere l'va perché troppo alta concluse che fosse acerba), non si fa un dispetto all'altro CTP o a una teoria, ma si dà un colpo alla Giustizia. Si fa finire in galera il malcapitato di turno. Non basta leggere un manuale di chirurgia, per poi mettersi a fare i chirurghi in sala operatoria. La conoscenza presuppone il sacrificio dello studio e della ricerca, non dell'improvvisazione e della faciloneria, così agiscono i ciarlatani. 
 

         
Sopra, a six Pantografo, a dex Plotter, strumenti capaci di riprodurre qualunque firma
 


 

Strumenti sofisticati utilizzati nel campo scientifico (ingegneria, topografia, cartellonistica stradale, ecc.) che, volendo, possono riprodurre una firma vera in senso grafologico ma falsa in senso reale.
 

Schema procedimento:
 

1) Tavolo automatico munito di coordinatografo elettronico.
2) Opera in linea con il restitutore analitico che effettua il computo delle coordinate-tavolo
e proietta l'immagine sul monitor collegato con una microtelecamera incorporata.
3) La penna traccia la carta del soggetto fotografato in varie scale e con tecniche adatte a vari scopi (in qualunque curva, direzione, ecc.)


Il pantografo mentre riproduce una firma falsa con penna bic

 
 

Il problema della falsificazione della firma con mezzo meccanico è tanto criminale quanto geniale e scientifico. L'altro problema è avere la competenza per scoprirlo, posto che la competenza non può averla il grafologo tradizionale (perché questi affermando che la firma si può falsificare con mezzo meccanico ammette che la grafologia non serve a nulla essendo tutta incentrata sul principio che il pennino del cervello è la mano, non il mezzo meccanico); non può averla il perito chimico, perché il pantografo, per esempio, utilizza una penna ad inchiostro comune e quindi non serve a niente l'analisi dell'inchiostro ancor meno della pressione. Non va bene nemmeno il fai-da-te, perché il fai-da-te va bene solo all' Ikea non in tribunale. (Prof. Saverio Fortunato, specialista in criminologia clinica)
 

 

 

Grafologia Forense
Fortunato smonta sei perizie sballate
EVITATO CLAMOROSO ERRORE GIUDIZIARIO

(Tg Tele Mantova -
Video)

 

 


Il Corso di Tecnica dell'Investigazione criminale in grafologia di CSI:FORENSIC
ha l'obiettivo di soffermarsi sulla Tecnica della riproduzione della firma con mezzo meccanico


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NELLE SCIENZE CIO' DI CUI NON SI CONOSCE OCCORRE TACERE (Fortunato S., 2004)

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