Se noi oggi possiamo far nascere il mondo
dall’esperienza non dalla natura, bensì dall’algoritmo e dal video lucente
del computer, se possiamo produrre un mondo d’esperienza, che sia costruito
secondo la regola generativa della logica binaria, ecco che la matematica
diviene, non più soltanto modello conoscitivo, ma fonte d’esperienza, realtà
condivisa nell’esperienza.
Il problema tra realtà e contraddizione del
reale, ovvero tra scrittura vera ed apparenza è oggetto di
studio del seminario proposto.
Nell’era cibernetica compito del
perito scientifico non può essere quello (ingannevole e pericoloso)
d’acquisire e manipolare le immagini digitali e poi magari basare l’indagine
(da CTU o CTP) come se queste tecnologie non esistessero; né quello
(insufficiente ma necessario) di conoscere la psicologia della scrittura, sganciata dalla metodologia della ricerca e dalla
tecnica dell’investigazione criminale.
Invece, più
correttamente, il ruolo deve essere quello di saper distinguere il vero
dal falso, tra realtà e contraddizione del reale.
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LA MANIPOLAZIONE DIGITALE DELLA
SCRITTURA NELL’ERA DEL TERZO MILLENNIO, STRUMENTI E TECNICHE PER UNA TEORIA
METODOLOGICA DELL'ANTIFALSIFICAZIONE
L’uso della
computer graphic ha avuto il suo esordio in Italia ai primi anni
Settanta. Particolarmente interessante, infatti, è la famosa opera “computer
Graphics, di William Newman e Robert Sproull edita da McGraw-Hill 1973 (oggi
giunta alla IX edizione). Programmi per manipolare le immagini e la
scrittura sono alla portata di tutti, eccone alcuni:
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La falsificazione della firma presuppone
l'acquisizione digitale di una o più firme originali, per poi manipolare i
grafemi
(estrapolando singole lettere e poi "montando" la firma "autografa"
con programmi di fotoritocco) e
riprodurre la firma vera in senso grafologico, ma falsa in senso reale,
mediante un'apposita procedura di falsificazione, che per ovvi motivi non è
il caso di descrivere online.
La stampa può avvenire:
-tramite
Plotter (che nel suo funzionamento supporta una sola o anche più penne a
sfera contemporaneamente e può stampare anche su formato carta A4, pur
presentando alcuni un problemino di riproduzione della pressione, perché
appare uniforme). Il Plotter è uno strumento utilizzato moltissimo negli studi di: ingegneri, architetti,
geometri, geologi, topografi, disegnatori cad, modelliste, ecc.;
-tramite l’aerografo
(strumento utilizzato nella grafica digitale);
-tramite un
pantografo (strumento utilizzato da orefici, cartellonisti, ecc.), che
garantisce la riproduzione perfetta, se l'operatore è esperto, giacché come
pennino si può utilizzare una comune penna bic ad inchiostro normale e la
pressione si può imitare e riprodurre. Per capire il principio di
riproduzione meccanica del pantografo,
guarda
il filmato);
-tramite uno prospettrografo
(strumento utilizzato nella tecnica pittorica), ecc.
Principi e teoremi sull'antifalsificazione della firma
falsificata con mezzo meccanico, li ho pubblicati nel volume
NUOVO MANUALE DI METODOLOGIA PERITALE, URSINI, CATANZARO 2007.
NELLE SCIENZE CIO' DI CUI NON SI CONOSCE OCCORRE TACERE
Suggerisco agli ingegneri e, soprattutto, ai grafologi del secolo che fu,
convinti ancora che il falsario falsifica la firma copiandola sui vetri o a
ricalco, di osservare il principio che vige nelle scienze: "Ciò di cui non si
conosce occorre tacere", perché dall'esito di un parere peritale,
dato orecchiando o per proiezione (l'epilogo in psicologia della volpe con
l'uva è sintomatico, giacché la volpe non riuscendo a raggiungere l'va
perché troppo alta concluse che fosse acerba), non si fa un dispetto all'altro CTP o a una teoria, ma si dà un
colpo alla Giustizia. Si fa finire in galera il malcapitato di turno. Non
basta leggere un manuale di chirurgia, per poi mettersi a fare i chirurghi
in sala operatoria. La conoscenza presuppone il sacrificio dello studio e
della ricerca, non dell'improvvisazione e della faciloneria, così agiscono i
ciarlatani.
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Strumenti sofisticati
utilizzati nel campo scientifico (ingegneria,
topografia, cartellonistica stradale, ecc.) che, volendo, possono riprodurre una firma vera in senso
grafologico ma falsa in senso reale.
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Schema procedimento:
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1) Tavolo automatico munito di coordinatografo
elettronico.
2)
Opera in linea con il restitutore analitico che effettua il computo
delle coordinate-tavolo
e proietta l'immagine sul monitor collegato con una microtelecamera
incorporata.
3) La penna traccia la carta del soggetto fotografato in
varie scale e con tecniche adatte a vari scopi (in qualunque curva,
direzione, ecc.) |
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Il pantografo mentre riproduce una firma falsa con penna bic |
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Il problema della
falsificazione della firma con mezzo meccanico è tanto criminale
quanto geniale e scientifico. L'altro problema è avere la competenza
per scoprirlo, posto che la competenza non può averla il grafologo
tradizionale (perché questi affermando che la firma si può
falsificare con mezzo meccanico ammette che la grafologia non serve
a nulla essendo tutta incentrata sul principio che il pennino del
cervello è la mano, non il mezzo meccanico); non può averla il
perito chimico, perché il pantografo, per esempio, utilizza una
penna ad inchiostro comune e quindi non serve a niente l'analisi
dell'inchiostro ancor meno della pressione. Non va bene nemmeno il
fai-da-te, perché il fai-da-te va bene solo all'
Ikea
non in tribunale. (Prof. Saverio Fortunato, specialista in
criminologia clinica)
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Il
Corso di Tecnica dell'Investigazione criminale in grafologia
di CSI:FORENSIC
ha l'obiettivo di soffermarsi sulla Tecnica della riproduzione della firma
con mezzo meccanico
Leggi il programma Corsi Grafologia Forense I e II
Livello, clicca qui
Leggi il "Glossario ad uso dei giudici dei termini ingannevoli (e
non) in perizia grafologica", clicca qui
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